lunedì 26 settembre 2011

The way to...... Qualcosa che vale qualcosa.

Turin Half Marathon. Eccoci qua.
In barba a tutti i propositi, stragiustificati, di non cacciare più un soldo all'organizzazione/tore, mi ritrovo alla partenza. Più che puntuale.
Dalla Mezza del Peperone sono passate 3 settimane, durantele quali ho fatto una gara (lenta), un lunghino di 21k (lentissimo) e una serie di uscite da 40-50 minuti. Lavori zero. Letterale.
Da qui il fiero proposito di contenere in 2' la differenza cornometrica dall'ultima mezza.
Detto in numeri mi bastava un 1°34', anche con qualche secondo in più. Ovviamente nessuno parte rassegnato, il pace doveva essere 4'15" per il maggior numero di chilometri.
Visto che ora sono garminmunito posso anche riportare di essermi scaldato per 2,310 km.
La partenza in alita aiuta a non fare scemate, ma è brutto vedere le schiene di rivali attuali andarsene via.
Però qualcuno lo supero e va bene così.
All'uscita del Valentino ricevo una pacca sul polso che mi ferma il cronometro. Me ne accorgo quasi al terzo; rapido reset, ma ormai il totale è andato. Vabbè....
Il ritmo gira intorno ai 4'15". Mi sono ricompattato con gli altri.
Mi raggiunge Maurizio , si corre un po' insieme, guardiamo  in una vetrina quanto siamo belli nell'azione di corsa.
Arriva la curvetta in salita dell'accampamento dei nomadi: sembra niente, ma toglie 8" al ritmo del km.
Dopo un po' una goccia su un braccio.Li per li sembra sudore dei capelli di Roby che caracolla assai.
Le gocce cominciano a diventare tante. Tantissime al 10mo, troppe dopo.
Avvicinandoci a Muncalè la situazione è complicata, e neanche poco.
Piove a secchiate, nel tentativo di farmi riparare da quelli avanti, ho strappato di una decina di secondi e sono solo. Panico.
Nella piazza di Moncalieri sembra mollare un po' ma, girata la curva, riprende più forte e con vento contro.
Mi si appiccica una palpebra e devo tenerla aperta con un dito........
Vedo un figone disumano e subito dopo finisce di piovere. lo prendo come un segno del destino.
Mi prende una fitta al fegato e capisco che il destino mi aveva mandato un segno sbagliato.
Trofarello, cavalcavia della ferrovia, viale delle pice...tutti a 4'25" ma va bene. Nessuna percezione del tempo finale.
Sono meravigliato dal  fatto di essere in crisi e non fermarmi. Certo, mi passano a destra e a sinistra.
Quando mancano 2 o 300m raccolgo le forze per fare un minimo di sprint e cercare di venire bene in qualche foto. Chissà.....stringo i denti e via, intanto nell'atto di imitare un'espressione tipo "Momenti di Gloria" vedo il tempone stampato sul tabellone. Ottimo!!!!!! 1°30' e rotti. Mica male!!!!!
Poco importa che gli avversari mi abbiano ficcato di nuovo un minuto e mezzo e che Domenico mi abbia accusato di essere un contaballe biblico. Per ripetere la perfomance mi prenderei di nuovo tutto, pioggia compresa.

giovedì 15 settembre 2011

The way to......l'era del rosicare.

Uno che si è fatto il personal best di qua. Un altro che ha fatto una grande gara di là.
Uno che ha gia fatto tutti i lunghi. Un altro che fa le ripetute come un orologio.
Uno che una volta correvo al suo ritmo. Un altro che una volta lasciavo a 5 minuti.
Questa è l'era del rosicare, appunto.
Poi dopo ci sarà quella della rincorsa all'impossibile, del provare a fare la maratona
(ri)partendo da fermi meno di due mesi prima. Con tutto quello che ne consegue.
Per adesso si sta qua, con la bronchite che non vuole passare e le orecchie che a volte mi sembra di essere sordo. Con una cultura sull'inutilità di certi sciroppi e sui danni che fa l'aria condizionata, se inflitta quando fuori ci sono 40 gradi.
E poi si vedrà, se tutto questo porterà a vedere gli altri partire il 13 novembre rosicando sia alla partenza che al traguardo.

Devo smetterla di essere così ottimista!!!!!!!

giovedì 8 settembre 2011

lunedì 5 settembre 2011

The way to........e alla fine eccoti il coglione.

Procede o non procede la preparazione per la maratona.
Procede perchè l'intenzione di farla c'è ancora, ma di mezzo c'è l'estate, le vacanze, in 40 gradi all'ombra che non vanno bene per correre e......l''aria condizionata.
Quella ti frega veramente, anzi : mi ha fregato. Quindi l'ultima perla in un agosto di malallenamento è stata una bronchite. Che ovviamente non passa.
Il mio personalissimo programma prevede di fare quante più mezze possibile, da utilizzare come lungo.
Avrei avuto intenzione di fare la 5 Laghi, per tornare ai vecchi fasti e prendermi un minuto secco a km dal caro Insweep. Poi mi è mancato il coraggio e mi sono dato ai peperoni. Alla mezza dei peperoni, intendo.
Il debutto nei lunghi 2011 è quindi avvenuto con pioggia e umidità. Tanta.
Gia sufficientemente soddisfatto della bronchite mi sistemavo il chip (fatto a carta di credito...boh...).
Seguiva un momento di panico della durata di 10 minuti, con una fitta bestiale alla schiena che si irradiava ben bene sulla gamba tanto da non riuscire a poggiarla.
Risolto (per ora) il problema appendendomi per le braccia ad un cancello, mi sono cacciato in mezzo ai 300 e qualcosa (peccato, che pochi....).
Come al solito ignoravo la velocità che sarei riuscito a tenere. Mi è stato utie vedere subito i compagni Roby e Spandau che mantenevano grosso modo i 4,20. Per una decina di km sono stato con loro poi...sosta ai box e se ne sono andati. non li ho più visti. Da li a un paio di km ho cominciato a sentire la stanchezza e ad andare avanti con la forza dei nervi. Un km bene, l'altro male.
Certo, mi sono accorto che non sarei crollato, ma la fatica era fatica.
Quindi il tempo che stavo facendo mi andava alla grandee l'ultimo km l'ho fatto cercandi di rilassarmi un po'.
E qui arriviamo al coglione. Perchè uno che ti supera all'ultimo metro di una gara a 23 minuti di distacco dai primi  dandoti una spallata per tagliare il traguardo davanti a braccia alzate è innegabilmente un coglione. Questa volta è toccato a me, pazienza.
Il prossimo lungo lo si fa a Trana. La gara è quella di 15 km, mi piacerebbe allungare aggiungendo un giro di quella da 8.
Vediamo se la bronchite si sarà nel frattempo trasformata in polmonite oppure in massimo consumo di ossigeno incrementato.